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Gratitudine. Molto spesso siamo immersi in spirali di dolore, fatiche, complicazioni, pessimismo, situazioni pesanti e non sappiamo come uscirne.

I nostri blocchi, pensieri ereditati, sofferenze vissute ci condizionano pesantemente e spesso la nostra visione della realtà ne risente fortemente. Non riusciamo a vedere altro.

Ci sono molti approcci che possono aiutarci in queste situazioni tra cui il perdono energetico e lo stare in presenza davanti alle difficoltà della nostra vita per trasmutarle in qualcosa che ci libera e ci espande.

Nello spazio che schemi e blocchi trasmutati liberano inseriamo però anche qualcosa di nuovo: amore e gratitudine.

Possiamo iniziare in qualsiasi momento, osservando e cercando le cose belle della nostra vita.

Le piccole e grandi sensazioni positive che ci piacciono ma che spesso non ci gustiamo perché con la mente impegnata dai problemi, dalle fatiche e dolori non le apprezziamo, ci sembrano piccolezze insignificanti.

Continuando ad osservare e concentrarci su ciò che non ci piace, su ciò che ci fa soffrire però è questi elementi che continueremo ad attrarre nella nostra vita.

Gratitudine

Dobbiamo perdonarli (in questa sede non approfondirò le possibili metodologie per farlo, rinviando ad un successivo articolo) e concentrarci sulle piccole cose che ci piacciono della nostra vita.

Possono essere anche piccole, il nostro ego le sminuirà, ma noi non guardiamo a come sono fatte.

Se sono piccole, brevi, veloci, instabili, ma alla sensazione positiva che possiamo provare quando le viviamo, tralasciando il resto…

Anche un campioncino, un tester è piccolo rispetto al prodotto intero però ci possiamo fare un’idea di ciò che è e delle sensazioni che ci dà.

Lo stesso è per la gratitudine, se davanti alle cose belle che abbiamo ci concentriamo su quelle e lì poniamo tutta l’attenzione cercando di sentirle, ascoltando la sensazione che ci danno.

Lasciandola fluire dentro di noi, i sentimenti che ci risvegliano nel presente e le sentiamo, le ascoltiamo, percepiamo la bellezza di farci abitare da esse.

Inizieremo a trovarne sempre di più e se sapremo sentirle e farle suonare dentro diventeranno ancor più frequenti e non avremo più paura che non ritorneranno.

Diventeranno il nostro polo di attrazione positivo che andrà a sostituirsi a quello negativo.

Ne godremo sempre di più e nuovi motivi ci arriveranno!

Non è uno sforzo mentale, ma qualcosa che sgorga dal cuore…concentriamoci non sulla cosa in sé ma sulla sensazione che ci dà, che è quella che desideriamo.

Ascoltare la sensazione e apprezzarla dentro di noi, questa è la gratitudine e sgorgherà spontanea dal nostro cuore.

Spesso una lista di cose belle che abbiamo, se non riusciamo ad apprezzarle e a goderne è un lavoro più mentale.

E ci possiamo anche sentire in colpa perché ne abbiamo tante di cose belle ma non riusciamo ad apprezzarle.

Capita, non siamo allenati, nessuno ci ha insegnato a farlo o a coltivare questa capacità dentro di noi.
Importante è sentirle, fargli spazio.

E nel frattempo aiutiamoci a vivere e ascoltare le sensazioni negative, le cose che ci fanno soffrire.

Lasciamole scorrere dentro di noi non rifuggiamole…si trasmuteranno da sole e facendolo perderanno sempre più di intensità!

Francesca Sfriso

Post Author: Giuseppe Crispo

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