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Via Rosai 6 San Giovanni Valdarno (AR)

La parola ORDINE evoca molte sensazioni, a volte contrastanti, a volte sgradevoli, l’obbligo, qualcosa di imposto…Ognuno ha la sua sensazione, spesso però pensiamo a qualcosa di noioso…come mi confermano diverse persone che seguono i webinar o a cui faccio consulenze…

L’approccio all’ordine in molti casi è davvero faticoso anche per questo motivo! Spesso poi si associa l’ordine a qualcosa che si fa faticando e poi dura il tempo di crearlo…
Il concetto di cui voglio parlare è invece quello del piacere, cui siamo poco abituati e dalla quale nascono spesso molti equivoci!

A volte ci può venire più spontaneo collegare l’ordine ad un’incombenza, ad una cosa da fare, ad un dovere, ad una minaccia (il famoso “metti in ordine” dei nostri genitori o nostro con i figli, presi dall’esasperazione!).

Io stessa ero molto disordinata e non me ne vergognavo, anzi il disordine era quasi un piccolo trofeo silenzioso, una forma di resistenza per oppormi a tutti i “devi”…!

Su questa scia ultimamente sono apparsi alcuni articoli che inneggiano al disordine come libertà, creatività, spontaneità, al godersi la vita per uscire dalla necessità di controllare tutto.
Ci tengo a fare chiarezza…

Dal mio sentire, quando l’ordine viene visto in quest’ottica sicuramente questo tipo di articoli può avere un suo senso e qualche anno fa li avrei sicuramente caldeggiati, perché il mio pensiero si collocava su questa linea.

Libertà, spontaneità, godersi la vita, creatività sono davvero le cose più importanti, ci credevo e ci credo ancora; ciò con cui non concordo più è che siano in contrapposizione all’ordine…in due fazioni combattenti e inconciliabili.

Sono convinta che cambiando la visione dell’ordine può cambiare anche questa contrapposizione. Vi invito a sperimentarlo personalmente attraverso ciò che vivete quotidianamente.

L’ordine è uno strumento, nasce da noi e come tale dev’essere funzionale alle nostre necessità, a nostro servizio, qualcosa che ci porta dei benefici! Se lo viviamo come un dovere, qualcosa da mantenere fine a se stesso, un’abitudine.

Se temiamo i giudizi di chi ci circonda oppure vedere le cose fuori posto ci destabilizza così tanto che non riusciamo a fronteggiare il minimo disordine, allora probabilmente non lo stiamo vivendo in maniera serena ed equilibrata.

Finiamo per diventare noi in funzione dell’ordine, sudiamo, fatichiamo per mantenerlo in quella che a volte sembra una battaglia che ci può portare anche allo scontro con chi ci sta attorno. L’ordine non ci apporta così i benefici che dovrebbe, ma diventa un vincolo che ci troviamo a dover mantenere anche controvoglia!

La scoperta della sua utilità che dà senza tenerci legati ad obblighi, questa dovrebbe essere la sua essenza per viverlo in maniera serena e utile al nostro benessere.

Il disordine se non gestito può davvero limitarci e ostacolarci, creando una confusione che non ci aiuta a vivere serenamente, ma rischia di farci sentire sopraffatti e in balia di qualcosa più grande di noi!

L’obiettivo è quello di viverlo con il piacere che deriva dal vivere la sua utilità e quello che può darci in termini di fluidità, di comodità, un alleato alla nostra vita. L’elasticità e il saper vivere e affrontare anche il disordine senza sconvolgerci troppo, sono importanti per sopravvivere bene nei momenti più critici, ma con l’idea che un disordine protratto possa farci più male che bene…

Lo Space Clearing ha l’obiettivo di creare un ordine più duraturo, equilibrato, che ci libera del superfluo, aiutandoci a chiarificarci le idee a eliminare la confusione e a organizzare la casa in modo adatto alle nostre necessità e alle nostre cose.

Le nostre azioni in casa dovrebbero essere più semplici, comode, senza troppe complicazioni, se devo trovare una cosa per farne un’altra non dovrei aprire cassetti, armadi,scatole alla ricerca disperata di ciò che mi serve!

Non dovrei perdermi e non ricordarmi più cosa stavo facendo perché nel frattempo cercando lo scotch ho trovato un’altra oggetto che mi fa pensare che dovevo fare anche quella cosa e via cosi e io non so più da che parte girami. Quando il disordine è molto, gli scenari sono più o meno così ed essendomi capitato spesso li conosco bene!

Anche quando arriviamo in ritardo ad appuntamenti importanti, quando siamo sempre affannati, pieni di impegni di cose…quello è un campanello d’allarme…spesso il disordine in quel momento c’è anche in casa…le cose ci sfuggono di mano.

Ecco che riordinare diventa davvero importante!
Per prima cosa devo liberarmi del superfluo e poi dare un posto alle cose in base alle necessità e questo implica ascoltarsi e scegliere ciò che non mi serve più, ciò che voglio, riscoprendo se stessi e dandosi delle priorità.

Riorganizzando gli oggetti e il nostro spazio, riorganizziamo noi stessi, facciamo un po’ il punto della situazione anche della nostra vita…e questo innesca un processo bellissimo di chiarezza, leggerezza, lucidità che ci aiuta anche in altri ambiti della nostra vita…

Eliminando il superfluo ci sentiamo davvero meglio, è come togliere un ronzio continuo di sottofondo, quel rumore cui ci siamo abituati, ma che quando cessa pensiamo “che pace!” (vi capita mai con la cappa aspirante in cucina quando viene spenta?).

E una volta tolto il superfluo e riorganizzato i nostri spazi, l’ordine si mantiene molto più facilmente quasi da sé e le nostre energie non si disperdono più nei meandri di cassetti, scaffali e ante…
Questo è un ordine benefico!

Certo la casa va vissuta e sempre pronta ad essere disordinata per vivere, goderne, muoversi, per poi  tornare più semplicemente, quasi come per magia, a posto. Non più “o ordine o disordine”, ma ordine e disordine insieme, il disordine che deriva però dall’utilizzo delle cose, una cosa sarà fuori posto perché la starò usando, non perché non sapevo dove metterla!

Francesca Sfriso

Post Author: Giuseppe Crispo

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