Maria Maddalena. La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli angeli. E’ la compagna del Salvatore è Maria Maddalena.
Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca. Gli altri discepoli ne furono offesi ed espressero disapprovazione. Gli dissero: “Perchè la ami più di tutti noi?”[Vangelo di Filippo, cap. 55]
Pietro disse a Maria Maddalena: Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne.
Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, non noi; che noi non abbiamo neppure udito.[Vangelo di Maria Maddalena]
Erano tre, andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena, che è detta sua consorte. Infatti era “Maria”: sua sorella, sua madre e la sua consorte.[Vangelo di Filippo, cap. 32
Proprio perchè si è tanto scritto su questa figura mistica o storica, si rischia di aggiungere altri veli ai veli interpretativi che avvolgono da secoli questa figura.
Solo una visione sgombra da interessi di parte può riportare alla radice del simbolo.
I cattolici continueranno per sempre ad affermare che la Maddalena è quella descritta nei vangeli, gli gnostici diranno che invece è la moglie di Gesù con tutto quello che ne discende….
Ma il punto di domanda è perchè esiste questa figura a cosa serve questo simbolo, come funzione, perchè se ne ha così tanto bisogno.
Se si osserva il parallelismo tra le religioni orientali e quelle occidentali, emerge dappertutto un dualismo inequivocabile.
Nel tao la complementarietà di yin e yang; nella cosmogonia indù civa e sakti. Dovunque si intenda rappresentare la creazione e la rappresentazione del mondo, si ricorre a figure contrapposte dalla cui armoniosa fusione si ottiene la conoscenza suprema.
Quindi tutto discente dall’esigenza di rispondere alla domande: chi siamo, perchè ci siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Il senso di scissione che si avverte porta a cercare la parte mancante fuori da se nelle figura del sesso opposto e degli altri in generale.
Inoltre questa “mancanza” spesso la si raffigura e la si incorpora in figure sacre, mitologiche, simboliche, a partire dal dio morfologico e per finire ai vari figli dello stesso dio, della madonna ecc.
Mentre queste ultime figure rappresentano la parte divina, quasi inarrivabile e intoccabile per i poveri mortali.
La Maddalena ha un che di profano e di carnale che appare più avvicinabile e assimilabile, una figura che può più degli altri essere il veicolo per realizzare quell’unione indispensabile per tornare interi.
Infatti rende anche la figura di Gesù più vicina agli uomini alla loro passione, alla loro sessualità, allo sviluppo della controparte femminile per trovare il senso di se.
Tutto quello che contiene questa figura….la sua sensualità e regalità misterica per i più, il simbolismo iniziatico per i meno, fanno di questa figura la più vicina, in occidente, alla metafisica, ardente, orientale shakti.
Giuseppe Premartha Crispo
dal sito www.premarthaprem.com