Sollicciano progetto attività motoria
I contenuti fondanti del progetto:
Il progetto trova radicamento nella consapevolezza che la promiscuità e il poco movimento, fisico e mentale, causano il peggioramento delle condizioni di vita dei detenuti. Ciò irrigidisce anche i rapporti interpersonali nel sistema carcere.
Per questo motivo crediamo che lo sport rappresenti un valido strumento in grado di alleviare problemi di salute legati ai lunghi periodi di detenzione.
Ed è anche un importante canale per tradurre in energia positiva le potenzialità dei reclusi ed aiutare a mantenere/creare una rete solidale tra tutti i soggetti che “vivono” all’interno del sistema carcerario (detenuti, agenti di polizia penitenziaria, operatori e volontari).
La ricerca del traguardo attraverso la fatica, l’impegno e la riscoperta della lealtà della competizione sono valori che possono guidare il percorso dei detenuti verso i valori più sani della società. Puntando a un possibile reinserimento attivo.
Nonostante questo difficile quadro di riferimento l’UISP Comitato di Firenze, in accordo con l’amministrazione penitenziaria, intende rilanciare il suo impegno presentando un progetto di attività motoria.
Il progetto prevede percorsi e iniziative ludiche e motorie finalizzate a stimolare la socializzazione. Il mantenimento e il recupero psico-fisico degli ospiti delle strutture carcerarie e calibrate in modo da favorire possibilità di espressioni differenziate.
Un programma di attività di movimento, ex-ante condivise con l’Amministrazione Penitenziaria, l’Ente Locale (Comune di Firenze) e la Commissione dei detenuti per le attività culturali e sportive.
Ove possibile (es. gara podistica, partite di calcio e pallavolo, etc) ricercheremo la partecipazione dei cittadini e dei gruppi sportivi e associativi del territorio.
Obiettivi:
- realizzare attività sportive socializzanti volte all’integrazione di un segmento della vita carceraria con il mondo esterno;
- rafforzare le abilità di base, l’autonomia e l’autostima dei detenuti.
- realizzare iniziative che mettano in contatto l’ambiente esterno con la realtà carceraria favorendo il superamento della reciproca diffidenza e la creazione di un rapporto solidale tra società e detenuti;
- sollecitare ad adottare le occasioni formative, anche in ambito sportivo, come strumento di collegamento, inizialmente virtuale ma successivamente pratico, con l’associazionismo, il mondo del lavoro e la quotidianità della vita normale;
- creare di un modello di intervento replicabile
Attività:
- Palestra: Bodybuilding e ginnastica corpo libero
- Sport di squadra: Basket, Calcio e Pallavolo
- Tornei di Ping Pong e calcio balilla
- Tornei di Scacchi/Dama, carte e altri giochi da tavolo
- Prove di sport minori (Es. Capoeira, Thai Chi, etc)
- Openday/prove di discipline orientali (energetiche corpo/mente)
- Gare podistiche e miniolimpiade (E: Vivicittà, salto in lungo, lancio del peso, salto in alto, etc)
Spazi e luoghi dell’attività:
- Palestra pesi
- Palestra multidisciplinare
- Passeggi delle sezioni
- Campi sportivi
- Camminamento sotto le mura
Tempi e orari:
Il progetto avrà durata Marzo 2017 – Dicembre 2017.
Le attività giornaliere, definite in 2 ore, si terranno dal Lunedì al Venerdì.
Destinatari:
Cittadini ospiti della Casa Circondariale di Sollicciano, con particolare riferimento alla sezione giudiziaria dell’Istituto.
Stakeholder (portatori d’interesse):
Agenti polizia penitenziaria, Educatori degli istituti, operatori o volontari delle altre associazioni operanti in carcere e cittadinanza tutta.
Risultati attesi:
- Ribadendo la necessità di una ricerca attenta nella costruzione di una relazione positiva e di fiducia da parte dei detenuti nei riguardi del referente e degli operatori sportivi, si ritiene possibile la realizzazione di gruppi coesi di detenuti impegnati a dialogare tra loro. Per costruire un percorso sportivo e culturale di lungo periodo rispondente alle loro esigenze e compatibile con la loro condizione.
- I risultati saranno tanto più significativi quanto più il progetto riuscirà ad estendere l’interesse tra i detenuti e quanto più questi avranno modo di vivere l’esperienza come reale contatto con la società esterna. Vincere la diffidenza e scardinare la certezza di una non accettazione della propria condizione di detenuti da parte degli esterni- Creare le condizioni per proseguire l’esperienza con la prospettiva di un maggiore coinvolgimento del territorio sui temi della detenzione e dei percorsi di reinserimento sociale dei detenuti.
Verifica dei risultati attesi:
- La corrispondenza tra il numero e la tipologia delle attività proposte e di quelle realizzate. Il numero dei partecipanti e l’adesione attiva e propositiva alle attività, costituiranno un valido elemento di verifica e validazione dell’esperienza condotta.
- Il livello di gradimento del progetto e la volontà di una riproposizione dello stesso da parte dei diretti interessati e dei portatori d’interesse, costituiranno ulteriori elementi utili alla valutazione dei risultati conseguiti.
Valdarnolistico si è ritrovato in diversi degli obbiettivi proposti per cui ha deciso di partecipare con alcuni dei suoi operatori, proponendo queste due attività:
COMUNICAZIONE E RELAZIONI INTERPERSONALI “VOICE DIALOGUE”, (TU & IO)