Statuto

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE “VALDARNOLISTICO”

Articolo I

E’ costituita, ai sensi delle legge 383/00, l’associazione di promozione sociale Denominata

“Valdarnolistico“, che persegue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civile, culturale e di ricerca etica, inoltre la promozione e la diffusione di tutto ciò che riguarda l’olismo e la sue applicazioni in tutti i campi della vita e nei confronti di tutte le persone senza distinzioni di ceti e classi sociali.

Articolo 2

L’associazione ha sede, in P.zza Cairoli 5 a Pontassieve e potrà istituire o chiudere sedi secondarie o sezioni anche in altre città d’Italia o all’estero mediante delibera del Consiglio Direttivo.

La sede potrà essere trasferita con semplice delibera di assemblea.

L’associazione è disciplinata dal presente statuto e dagli eventuali regolamenti che, approvati secondo le norme statutarie, si rendessero necessari per meglio regolamentare specifici rapporti associativi o attività.

L’attività degli associati è svolta a titolo gratuito. E’ ammesso il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per lo svolgimento delle attività nei limiti fissati dall’assemblea dei soci. L’associazione, in casi di particolare necessità, potrà assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati.

L’Associazione è costituita nel rispetto delle norme della Costituzione Italiana e del Codice Civile e della legislazione vigente.

Adotterà le procedure previste dalla normativa per l’ottenimento della personalità giuridica e il riconoscimento di ente morale.

Articolo 3

La durata dell’Associazione è illimitata.

OGGETTO

Articolo 4

“Valdarnolistico” è un’associazione che non ha fini di lucro neanche indiretto ed opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale.

L’associazione è apartitica e aconfessionale e si atterrà ai seguenti principi: assenza di fine di lucro, democraticità della struttura, elettività delle cariche associative nel rispetto del principio della pari opportunità tra donne e uomini, e della gratuità delle cariche sociali.

L’associazione opera in maniera specifica con prestazioni non occasionali ed ha per scopo l’elaborazione, promozione, realizzazione di progetti di solidarietà sociale, tra cui l’attuazione di iniziative socio educative e culturali.

Lo spirito e la prassi dell’associazione trovano origine nel rispetto dei principi della Costituzione Italiana che hanno ispirato l’associazione stessa e si fondano sul pieno rispetto della dimensione umana, culturale e spirituale della persona.

L’associazione si propone di essere un punto di riferimento per le comunità, le istituzioni, i singoli individui e le loro famiglie per la progettazione di interventi socio-educativi integrati che promuovano autonomia, indipendenza, benessere e qualità nelle vita delle persone;

Promuovere l’espressione delle potenzialità e della creatività dei giovani attraverso la realizzazione di iniziative culturali e sociali ideate e organizzate dai giovani stessi

L’associazione sì avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli Enti locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, della partecipazione ad altre associazioni, società o Enti aventi scopi analoghi o connessi ai propri.

L’associazione potrà inoltre svolgere qualsiasi altra attività culturale o ricreativa e potrà compiere qualsiasi operazione economica o finanziaria, mobiliare o immobiliare, per il migliore raggiungimento dei propri fini.

L’associazione potrà, esclusivamente per scopo di autofinanziamento e senza fine di lucro, esercitare le attività marginali previste dalla legislazione vigente.

L’associazione è aperta a chiunque condivida principi di solidarietà.

Per perseguire gli scopi sociali l’associazione, in particolare, propone:

a) di stabilire rapporti personali capaci di educare e far crescere i cittadini in situazioni dì particolare disagio soggettivo e sociale;

b)di avere attenzione verso situazioni di bisogno presenti sul territorio;

c) di essere un punto di riferimento per le comunità, le istituzioni, i singoli individui e le loro famiglie per la progettazione di interventi socio-educativi integrati che promuovano autonomia, indipendenza, benessere e qualità nella vita delle persone.

d) di costituire circoli ricreativi al fine di incrementare i rapporti di amicizia e solidarietà fra gli associati.

e) di organizzare seminari, corsi di formazione professionale, attività culturali e di scambio interculturale, attività ricreative e ludiche in genere, programmare eventi atti a promuovere le attività dell’associazione, fornire servizi per l’educazione permanente ai fini di incentivare il benessere psico-fisico e la crescita individuale, laboratori per i bambini e ragazzi per incentivare la creatività e per promuovere l’integrazione con le diverse abilità.

f) di formare e valorizzare le persone presenti sul territorio in cui essa opera in modo da svilupparne le competenze comunicative ed espressive, l’amore per le arti e tutte quelle attività che accrescono la consapevolezza di sé, le relazioni interpersonali e l’integrazione sociale, diffondendo i valori di solidarietà, condivisione e rispetto delle culture altrui.

g) di promuovere la pratica di consapevolezza interiore, le discipline olistiche, l’alimentazione consapevole, le attività rivolte al benessere psicofisico, la cultura teatrale, musicale, audiovisiva, delle arti visive e di tutte le espressioni culturali, di costume ed etniche.

h) di sperimentare nuove metodologie didattiche, con particolare riferimento ai mezzi espressivi nelle scuole di ogni ordine e grado.

i) di produrre, organizzare e promuovere l’allestimento di spettacoli, attività creative e realizzazioni artistiche in genere e in particolare tramite lo studio e la pratica di nuove modalità artistiche, creative e organizzative con speciale attenzione alla ricerca e alla sperimentazione, organizzando e gestendo attività di laboratorio e seminari.

l) di gestire festival, eventi culturali, con lo scopo di diffondere non solo le proprie iniziative e produzioni, ma anche quelle di altre associazioni o persone, ritenuti affini per formazione, poetica e politica culturale, nonché promuovere iniziative di ricerca in campo teatrale, cinematografico, musicale, della danza, delle arti grafiche e figurative, alle lettere, all’editoria e alla multimedialità

m) di organizzare e gestire corsi di formazione a tutti i livelli, insegnamento, animazione, operatività socio-culturale.

n) di curare la redazione, traduzione, diffusione di dispense, riviste, libri e altro materiale informativo su ogni argomento e materia, utilizzando anche spazi web in internet, gestendo così un centro di documentazione, ricerca ed informazione aperto a enti pubblici o privati e ai privati cittadini.

o) Di promuovere attività su temi riguardanti la natura, l’ambiente, il territorio, l’alimentazione,  la salute, l’agricoltura e l’artigianato.

p) di curare conferenze, seminari, lezioni su argomenti inerenti le finalità dell’associazione con particolare riferimento ad attività formative su tematiche legate alla comunicazione interpersonale

q) di organizzare, viaggi ed escursioni, visite guidate.

r) di progettare e allestire un proprio spazio di riferimento per la realizzazioni di attività all’aperto durante la stagione estiva.

s) di promuovere e diffondere attraverso tutti i mezzi di comunicazione le attività e le discipline proposte dall’associazione ai fini di organizzare uno spazio di visibilità permanente.

L’associazione infine intende promuovere un modello aggregativo fondato sulla socializzazione di progetti di interesse comune; la cultura dell’azione del “fare insieme” in contrapposizione alla tendenza a forme esistenziali di tipo virtuale per prevenire forme di isolamento e di disagio. Creando una sinergia di rete tra le associazioni e gli operatori per un monitoraggio costante e condiviso delle attività e degli eventi per offrire in modo mirato e funzionale i sopraelencati servizi a tutti i fruitori con particolare attenzione per gli appartenenti alle categorie disagiate ed alle etnie presenti sul territorio.

Per la realizzazione di tutte queste iniziative e per realizzare gli obbiettivi previsti l’associazione potrà attivare una rete di collaborazioni tra le cooperative, le associazioni – anche di volontariato – enti pubblici e privati

SOCI

Articolo 5

Possono far parte dell’associazione in numero illimitato tutti coloro che si riconoscono nello Statuto ed intendono collaborare per il raggiungimento dello scopo sociale.

Possono chiedere di essere ammessi come soci sia le persone fisiche sia le persone giuridiche, sia le associazioni di fatto, mediante inoltro di specifica domanda scritta e controfirmata da un socio sulla quale decide con obbligo di motivazione il Consiglio Direttivo. Non è ammessa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa.

I soci, possono essere:

– Soci Fondatori

Sono soci Fondatori le persone fisiche o giuridiche che hanno firmato l’atto costitutivo e quelli che successivamente e con deliberazione insindacabile ed inappellabile del comitato direttivo saranno ammessi con tale qualifica in relazione alla loro fattiva opera nell’ambiente associativo.

– Soci Operativi

Sono soci operativi le persone fisiche che aderiscono all’associazione prestando un’attività gratuita e volontaria secondo le modalità stabilite dal Consiglio Direttivo e versando una specifica quota stabilita dal Consiglio stesso.

– Soci Onorari,

Sono soci Onorari le persone fisiche e giuridiche e gli enti che abbiano acquisito particola rimeriti per la loro opera a favore dell’associazione o che siano impossibilitati a farne parte effettiva per espresso divieto normativo.

– Soci Sostenitori o Promotori

Sono soci sostenitori tutti coloro che contribuiscono agli scopi dell’associazione in modo gratuito o mediante conferimento in denaro o in natura.

Articolo 6

Gli associati sono tenuti ad osservare le disposizioni statutarie e regolamentari nonché le direttive e le deliberazioni che nell’ambito delle disposizioni medesime sono emanate dagli organi dell’associazione.

Articolo 7

La qualità di socio si perde per:

– Decesso;

– Mancato pagamento della quota sociale: la decadenza avviene su decisione del Consiglio Direttivo trascorsi sei mesi dal mancato versamento della quota sociale annuale.

– Dimissioni: ogni socio può recedere dall’associazione in qualsiasi momento dandone comunicazione scritta al Consiglio Direttivo; tale recesso avrà decorrenza immediata.

Resta fermo l’obbligo per il pagamento della quota sociale per l’anno in corso.

– Esclusione: il Consiglio Direttivo delibera l’esclusione previa contestazione degli addebiti e sentito il socio interessato, per atti compiuti in contrasto a quanto previsto dal presente statuto o qualora siano intervenuti gravi motiviche rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo.

Gli associati che abbiano comunque cessato di appartenere all’associazione non possono richiedere i contributi versati e non hanno alcun diritto sul patrimonio dell’associazione stessa.

La quota associativa è personale, non è rimborsabile e non può essere trasferita a terzi o rivalutata.

RISORSE ECONOMICHE

Articolo 8

Le risorse economiche per il conseguimento degli scopi ai quali l’associazione è rivolta eper sopperire alle spese di funzionamento dell’associazione saranno costituite:

a)dalle quote sociali annue stabilite dal Consiglio Direttivo;

b)da eventuali proventi derivanti da attività associative (manifestazioni e iniziative);

c)da ogni altro contributo, compresi donazioni, lasciti e rimborsi dovuti a convenzioni, che soci, non soci, enti pubblici o privati, diano per il raggiungimento dei fini dell’associazione;

d) contributi di organismi internazionali;

e) entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali, e proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi;

Il patrimonio sociale indivisibile è costituito da:

– beni mobili ed immobili:

– donazioni, lasciti o successioni;

Anche nel corso della vita dell’associazione i singoli associati non possono chiedere la divisione delle risorse comuni.

I proventi delle attività, gli utili e avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale non verranno distribuiti, neanche in modo indiretto, durante la vita dell’organizzazione salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposti per legge, e pertanto saranno portati a nuovo, capitalizzati e utilizzati per lo svolgimento delle attività istituzionali ed il raggiungimento dei fini perseguiti dalla associazione.

ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

Articolo 9

Sono organi dell’associazione:

a) l’assemblea dei soci,

b) il Consiglio Direttivo;

c) il collegio dei revisori;

d) i Probiviri;

e) il presidente.

f)

Tutte le cariche sono gratuite, è ammesso il solo rimborso delle spesedocumentate .

ASSEMBLEA DEI SOCI

Articolo 10

L’assemblea regolarmente costituita rappresenta l’universalità degli associati e le sue deliberazione prese in conformità alla legge ed al presente statuto obbligano tutti gli associati.

L’assemblea può essere ordinaria e straordinaria.

L’assemblea è il massimo organo deliberante.

In particolare l’assemblea ha, il compito:

a) di ratificare l’entità delle quote sociali annue stabilita dal Consiglio Direttivo;

b) di approvare il bilancio consuntivo e quello preventivo; di deliberare sulle modifiche dello statuto dell’associazione e sull’eventuale scioglimento dell’associazione stessa.

Articolo 11

L’assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove purché nel territorio nazionale

almeno una volta all’anno entro 120 giorni dal termine dell’esercizio sociale precedente.

Essa deve inoltre essere convocata ogni qualvolta ciò venga richiesto da almeno un terzo dei soci.

La convocazione è fatta dal Presidente dell’associazione o da persona dallo stesso a ciò delegata, a discrezione del Consiglio Direttivo mediante comunicazione raccomandata spedita agli associati o consegnata amano almeno otto giorni prima della data della riunione o mediante affissione dell’avviso di convocazione all’albo dell’associazione presso la sede almeno quindici giorni prima della data della riunione, o a mezzo fax e o a mezzo posta elettronica.

Nella convocazione dovranno essere specificati l’ordine del giorno, la data, il luogo e l’ora dell’adunanza, sia di prima che di eventuale seconda convocazione. L’assemblea non può essere convocata in seconda convocazione nello stesso giorno della prima convocazione.

Articolo 12

Hanno diritto di intervenire all’assemblea i soci in regola con il versamento della quota sociale. Essi possono farsi rappresentare da altro socio mediante delega scritta. Non è ammessa a delega verso un componente del Consiglio Direttivo.

Spetta al presidente dell’assemblea constatare la regolarità delle deleghe.

Articolo 13

Ogni socio ha diritto ad un voto. Le deliberazioni dell’assemblea in prima convocazione sono prese a maggioranza di voti e con la presenza fisica o per delega di almeno la metà degli associati.

In seconda convocazione le deliberazioni sono valide a maggioranza qualunque sia il numero degli intervenuti. Nel conteggio della maggioranza dei voti non si tiene conto degli astenuti.

Per la modificazione del presente statuto o per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del suo patrimonio occorre il voto favorevole di almeno il settantacinque per cento degli associati intervenuti sia in prima che in seconda convocazione e il parere favorevole del Consiglio Direttivo.

L’assemblea è presieduta dal presidente dell’associazione o in sua assenza dal vicepresidente o, in assenza di quest’ultimo, da un membro del Consiglio Direttivo designato dalla stessa assemblea.

Le funzioni di segretario sono svolte dal segretario dell’associazione o in caso di suo impedimento da persona, nominata dall’assemblea.

I verbali dell’assemblea saranno redatti dal segretario, e firmati dal presidente e dal segretario stesso.

Le decisioni prese dall’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, impegnano tutti i soci sia dissenzienti che assenti.

Ogni socio ha diritto di consultare il verbale dei lavori redatto dal segretario e sottoscritto dal presidente; ha diritto di informazione e di controllo stabiliti dalle Leggi, ha diritto di accesso ai documenti, delibere, bilanci, rendiconti e registri dell’Associazione.

CONSIGLIO DIRETTIVO

Articolo 14

Il Consiglio Direttivo è composto da un numero di membri non inferiore a tre, e non superiore a undici, incluso il presidente che è eletto direttamente dall’assemblea.

L’assemblea elegge il Consiglio Direttivo fra i soci dell’associazione, determinando di volta in volta il numero dei componenti. Il Consiglio Direttivo ha il compito di attuare le direttive generali, stabilite dall’assemblea, e di promuovere ogni iniziativa volta al conseguimento degli scopi sociali.

Al Consiglio Direttivo compete inoltre di assumere tutti i provvedimenti necessari per l’amministrazione ordinaria e straordinaria, l’organizzazione e il funzionamento dell’associazione, l’assunzione eventuale di personale dipendente; di predisporre il bilancio dell’associazione, sottoponendolo poi all’approvazione dell’assemblea; di stabilire le quote annuali dovute dai soci.

Il Consiglio Direttivo può demandare ad uno o più consiglieri lo svolgimento di determinati incarichi e delegare a gruppi di lavoro lo studio di problemi specifici.

Tutti i soci hanno diritto di candidarsi al Consiglio Direttivo.

Articolo I5

Il Consiglio Direttivo nomina tra i suoi membri il vicepresidente, il tesoriere e il segretario.

Sarà in facoltà del Consiglio Direttivo preparare e stilare un apposito regolamento che, conformandosi alle norme del presente statuto, dovrà regolare gli aspetti pratici e particolari della vita dell’associazione.

Detto regolamento dovrà essere sottoposto per l’approvazione all’assemblea che delibererà con le maggioranze ordinarie.

Articolo 16

I membri del Consiglio Direttivo durano in carica tre esercizi sociali e sono rieleggibili.

Se vengono a mancare uno o più consiglieri, il Consiglio Direttivo provvede a sostituirli nominando al loro posto il socio o soci che nell’ultima elezione assembleare seguono nella graduatoria della votazione.

In ogni caso i nuovi consiglieri scadono insieme a quelli che sono in carica all’atto della loro nomina.

Articolo 17

Il Consiglio Direttivo si raduna presso la sede su invito del presidente ogni qualvolta se ne dimostra l’opportunità, oppure quando ne facciano richiesta scritta almeno due membri del Consiglio stesso.

Ogni membro del Consiglio Direttivo dovrà essere invitato alle riunioni almeno tre giorni prima; solo in caso di urgenza il Consiglio Direttivo potrà essere convocato nelle ventiquattro ore. La convocazione della riunione può essere fatta a discrezione del presidente a mezzo lettera raccomandata, o da consegnare a mano, o a mezzo fax, o posta elettronica o telegramma.

L’avviso di convocazione dovrà indicare gli argomenti posti all’ordine del giorno.

Articolo 18

Per la validità della riunione del Consiglio Direttivo è necessaria la presenza della maggioranza dei membri dello stesso.

La riunione è presieduta dal presidente dell’associazione o, in caso di sua assenza dal vicepresidente o in assenza di quest’ultimo da altro membro del Consiglio più anziano per partecipazione all’associazione.

Le funzioni di segretario sono svolte dal segretario dell’associazione o in casi di sua assenza o impedimento da persona designata da chi presiede la riunione.

Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede.

Delle deliberazioni stesse sarà redatto verbale sottoscritto dal presidente e dal segretario.

Articolo 19

Al tesoriere spetta il compito di tenere e aggiornare i libri contabili e di predisporre il bilancio dell’associazione; tutti gli altri libri vengono tenuti dal segretario.

Articolo 20

Il presidente, che fa parte del Consiglio Direttivo, è eletto dall’assemblea e dura in carica tre esercizi sociali. La prima nomina è ratificata nell’atto costitutivo.

Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’associazione nei confronti dei terzi e presiede le adunanze del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei soci.

Il Presidente assume nell’interesse dell’associazione tutti i provvedimenti, ancorché, ricadenti nella competenza del Consiglio Direttivo nel caso ricorrano motivi d’urgenza e si obbliga a riferirne allo stesso in occasione della prima adunanza utile.

Il presidente ha i poteri della normale gestione ordinaria dell’associazione e gli potranno essere delegati altresì eventuali poteri che il comitato direttivo ritenga di delegargli, anche di straordinaria amministrazione.

In particolare compete al Presidente:

– predisporre le linee generali del programma delle attività annuali ed a medio termine dell’associazione;

-.Redigere la relazione consuntiva annuale sull’attività dell’associazione;

– vigilare sulle strutture e sui servizi dell’associazione;

– determinare i criteri organizzativi che garantiscano efficienza, efficacia, funzionalità e puntuale individuazione delle opportunità ed esigenze per l’associazione e gli associati;

– emanare i regolamenti interni degli organi e strutture dell’associazione.

Il presidente individua, istituisce e presiede comitati operativi, tecnici e scientifici determinandone la durata, le modalità di funzionamento, gli obiettivi ed i compensi.

Per i casi d’indisponibilità ovvero d’assenza o di qualsiasi altro impedimento del presidente lo stesso e ’sostituito dal vicepresidente.

PROBIVIRI

Articolo 21

L’assemblea qualora lo ritenga opportuno può eleggere un collegio di Probiviri, in numero massimo di tre, che dura in carica tre esercizi sociali, cui demandare secondo modalità da stabilirsi la vigilanza sulle attività dell’associazione e la risoluzione delle controversie che dovessero insorgere tra gli associati. Le deliberazioni del Collegio dei Probiviri sono inappellabili.

Articolo 22

COLLEGIO DEI REVISORI

Il Collegio dei Revisori dell’associazione è composto da tre membri effettivi e due supplenti. Il collegio dei revisori è nominato dall’assemblea e dura in carica tre esercizi sociali. Il collegio ha il compito di partecipare alle riunioni del consiglio direttivo e dell’assemblea, verificare e controllare l’operato del consiglio direttivo, e l’operato della associazione per verificarne la rispondenza agli scopi statutari ed alla normativa vigente. I controlli sono trascritti su apposito libro. Il collegio potrà altresì indirizzare al presidente ed ai membro del consiglio direttivo le raccomandazioni che riterrà utili al fine di permettere il miglior assolvimento dei compiti loro assegnati nel rispetto delle norme e dello statuto. Il compenso ai membri il collegio dei revisori, se esterni alla associazione, è determinato dal consiglio direttivo nel rispetto della legislazione vigente.

ESERCIZIO SOCIALE

Articolo 23

Gli esercizi sociali si chiudono il, 31 dicembre di ogni anno e con la chiusura dell’esercizio verrà formato il bilancio che dovrà essere presentato all’assemblea per l’approvazione entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale.

SCIOGLIMENTO

Articolo 24

In caso di scioglimento il patrimonio dell’associazione non potrà essere diviso tra i soci ma, su proposta del Consiglio Direttivo approvata dall’assemblea, sarà interamente devoluto ad altre associazioni di volontariato operanti in identico o analogo settore.

NORME FINALI

Articolo 25

Per quanto non contenuto nel presente statuto, valgono le norme ed i principi del codice civile.