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Via Rosai 6 San Giovanni Valdarno (AR)

Incontrare noi stessi, scoprirci e conoscerci al di là degli schemi..

Incontrare noi stessi. Come fai ad innamorarti di te stesso se non ti conosci?

Se non ti fai entrare, se non ti incuriosisci di te, se non ti fai parlare, se non giochi a provare cose nuove assieme a te?

Quando non conosci qualcuno è più difficile che quella persona possa coinvolgerti, farti muovere il cuore, farti illuminare ogni volta che la vedi.

Fidarti di lei, pensare che ciò che dice e sente è davvero interessante, ascoltarla ammirato, gioire della sua bellezza…

Come dice la volpe al piccolo principe:-Tu per me sei ancora solo un ragazzino del tutto uguale a centomila ragazzini. (…) Io per te sono una volpe uguale a centomila volpi. read more

Schemi mentali che ci condizionano.

Schemi. Quanti schemi ha registrato la nostra mente nel corso della sua vita, quanti ricordi la condizionano, ricordi che sono diventate certezze a volte e le riproponiamo senza mai provare a riverificarle risperimentando le cose.

Le nostre certezze diventano degli schemi con cui ci muoviamo nella realtà e se li teniamo senza mai modificarli e così facendo spesso perdiamo la capacità di fluire.

La capacità di essere elastici e ciò ci porta inevitabilmente a sperimentare più sofferenza e fatica nella nostra vita.
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L’Ascolto

Essere presente vuol dire essere attento, radicato, vigile in tutto quello che fai e dici. Un lavoro alchemico di osservazione costante che non ha lo scopo di essere perfetti nell’agire, subentrerebbe l’ego e la sua longa manus che è il giudice interiore (vedi seconda parte del post) ma di essenzializzare la comunicazione, eliminare le parole superflue che velano e nascondono quello che veramente vuoi dire e “arrivare” direttamente al tuo o tuoi interlocutori. Nel Tantra l’allenamento alla presenza si fa con la comunicazione del Cuore, descrivere al partner di turno, che ascolta in silenzio e senza espressioni di assenso o di dissenso, quello che senti più che quello che pensi emergere da dentro di te. Un dialogo con te stesso ad alta voce. Senza temere l’interferenza del presunto giudizio di chi ti ascolta. La comunicazione con l’altro il più delle volte è condizionata da ciò che l’altro può pensare in relazione a ciò che dici per cui all’altro arriva qualcosa di molto diverso da quello che volevi trasmettere. Queste “schermature” le inserisci in “automatico” per i motivi che seguono: 
Il giudice interiore è la somma di tutti i condizionamenti, anche ereditati, su ciò che è stato stabilito come giusto o sbagliato da fare e non fare, i divieti e gli obblighi. Tutti frutto si esperienze che non sono direttamente le tue.
Riconoscere il giudice interiore per quello che è, è il primo passo verso l’ascolto del nuovo e del diverso, dell’autentica esperienza diretta della vita e la reazione del giudice interiore ad ogni tua azione è lo specchio che ti porta a individuare e riconoscere l’azione libera e creativa. 
Come fai a riconoscere l’azione originale, autentica, creativa. Se l’azione parte dalla frequenza cardiaca e prende forma nel campo elettromagnetico del Cuore è autentica e unica perché origina dalla fonte stessa della vita, quello che origina dalla frequenza mentale, elettrica, è “contaminata” da campi spuri, sovrapposti e stratificati: decisioni, pensieri e azioni ripetitive, di tipo collettivo, il cosiddetto loop. read more