Verde e salute mentale. Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori delle Università di Warwick, Newcastle e Sheffield, UK, vivere a meno di 300 m. da spazi verdi urbani, come parchi, riserve naturali o aree giochi, è associato a un maggiore benessere mentale.
Da sempre sappiamo che le persone provano emozioni positive quando sono esposte ad ambienti naturali, ma in pratica, quanto verde è neces sario e quanto deve essere vicino a casa per fare la differenza?
Victoria Houlden, Joao Porto de Albuquerque, Scott Weich e Stephen Jarvis hanno applicato delle nuove tecniche di ricerca geospaziale dare una misura accurata della rela zione tra spazio verde e tre diversi aspetti del benessere mentale: felicità, senso ‘del proprio valore e soddisfazione nella vita.
La maggior parte degli studi precedenti era stata in grado di prendere in considerazione solo la quantità complessiva di spazio verde all’interno di un’area specifica, anziché l’esatta quantità di spazio verde che circonda la casa di un individuo, e questo aveva portato a risultati contrastanti.
Combinando le risposte al censimento annuale della popolazione del Regno Unito di 25.518 persone con i dati relativi a forma, dimensioni e posizione dei 20.000 spazi verdi pubblici di Londra, il team è stato in grado di generare un modello più preciso della distribuzione dello spazio verde in relazione a dove ciascuno dei 25 .518 individui vive e di esplorare come ciò influenza il loro benessere mentale come rivelato nelle risposte al sondaggio.
Scott Weich, professore di salute mentale all’Università di Sheffield, ha dichiarato: “Contrariamente all’opinione comune, finora le prove del legame tra spazio verde e benessere mentale sono state piuttosto circostanziali.
Combinando metodi statistici e di mappatura avanzati, abbiamo dimostrato che l’effetto è reale e sostanziale. Fondamentalmente abbiamo dimostrato ciò che tutti hanno sempre pensato fosse vero”.
Il professor Stephen A. Jarvis,dell’Università di Warwick, ha dichiarato: “Questo è il primo studio a fornire prove concrete di come gli spazi verdi urbani possano migliorare il benesse re mentale in senso lato e quindi dovrebbero portare a paesaggi urbani più sani, più felici e più produttivi in futuro”.
Il professor Joao Porto de Albuquer que, direttore dell’Istituto di Sviluppo Sostenibile Globale dell’Università di Warwick, ha aggiunto:
“Come parte degli obiettivi di svilup po sostenibile, gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a fornire accesso a spazi verdi pubblici per ogni cittadino entro il 2030. Tut tavia, il nostro studio chiarisce che non è solo l’area di spazio verde pub blico complessivo in tutta la città che conta quando si tratta di massimizza re i benefici per il benessere mentale.
Noi forniamo prove che la vicinanza dello spazio alla casa di un individuo è importante per rilevare associazioni significative con un migliore benessere mentale. Questo risultato ha importanti implicazioni per la piani ficazione urbana e il processo decisio nale in relazione al modo in cui misu riamo l’accesso agli spazi verdi urba ni e al modo di progettare città più sostenibili e vivibili”.
È un po’ come scoprire l’acqua calda … Però è bello e importante che la scienza stia dedicando sempre più spazio a tematiche che un tempo erano totalmente ignorate tanto da portare a una cementificazione indiscriminata e sconsiderata nei centri urbani influenzando così chi prende le decisioni che a loro volta influen zano le vita degli esseri umani.
Non è un mondo facile quello che abbiamo ereditato e in cui viviamo, ma piano piano molte cose sembra che stiano andando al loro posto…
Tratto da: neurosciencenews.com