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Via Rosai 6 San Giovanni Valdarno (AR)

Questo post non ha una pretesa esaustiva, ma l’ho pensato per chiarire come utilizzo questi termini e introduce un pò alla visione che ho di questa esperienza!

Facendo una ricerca in rete ho scoperto che il termine Space Clearing nasce intorno al 1978 con Karen Kingston. Lo coniò per indicare una pulizia energetica degli edifici che elaborò partendo da tecniche di Feng Shui sperimentate sull’isola di Bali.

Rappresenta quindi una vera e propria cerimonia di purificazione e rivitalizzazione della casa e degli spazi con i metodi da lei creati.
Quindi tecnicamente Space Clearing si riferisce strettamente alle procedure elaborate da questa autrice in riferimento alle energie di uno spazio.

Premetto che solitamente non uso molto i termini stranieri per definire le cose. Perchè mi sembra che creino una barriera, risultino meno comprensibili, richiamino ad una moda, altre volte ad un linguaggio criptato, quasi snob o un pò astruso. Per definire qualcosa di cui spesso esiste un più semplice corrispondente in italiano…

Nel caso di questo termine invece non ne ho ancora trovato uno di soddisfacente per comunicare in modo efficace ed immediato il senso di questo lavoro.

Utilizzo questo termine, Space Clearing, in un modo che, alla luce di come e perchè è nato, risulta sicuramente improprio. Nella visione che vorrei dare, rimanda all’idea di “spazio chiaro”, spazio pulito. Mi sembra racchiudere tutto quello che vorrei comunicare e il senso di una pulizia profonda che può arrivare anche alla purificazione energetica.

Passando però per la liberazione del superfluo, il riordino funzionale, il benessere in casa e infine la pulizia dell’energie presenti che iniziano già dalla fase di inizio, a mio vedere, ad attivarsi!

Sono convinta che non ci possa essere vera pulizia energetica se non liberiamo la nostra casa dal superfluo. Se non la armonizziamo con un ordine di benessere, anche le pulizie energetiche saranno meno efficaci. La casa più facilmente si saturerà nuovamente con energie ostacolanti.

Per questo utilizzo il termine Space Clearing e ci tengo a chiarirlo per non ingenerare confusioni. E’ comunque spesso largamente utilizzato proprio in questa accezione.

Il termine decluttering, che alcuni avranno sicuramente già sentito, si riferisce strettamente al liberarsi di cose superflue, ingombranti, inutili e inutilizzate. E’ un termine che ho trovato più facilmente sostituibile con liberarsi del superfluo…

Molti oggetti possono essere inutili per me, ma utili per qualcun altro e per me contiene in sè anche il valore dello scambio e della riorganizzazione delle cose. Oltre la discarica (per quanto a volte necessaria) e oltre noi stessi fino a creare sinergie con le persone attorno a noi.

Francesca Sfriso

Post Author: Giuseppe Crispo

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