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Riciclare è un vero casino.

Ci hanno convinto che è compito di noi consumatori, sollevando i produttori dalla responsabilità per tutti i rifiuti generati dai loro prodotti.

Nel frattempo, nonostante molti di noi facciano del loro meglio, alla fine, il 91 percento della plastica non è riciclato.

Data la durata quasi eterna della plastica, non c’è da meravigliarsi se la stiamo trovando letteralmente ovunque sul pianeta. E continuiamo a produrre plastica nuova a un ritmo prodigioso! Afferma il National Geographic: “Se le tendenze attuali continuano, entro il 2050, ci saranno 12 miliardi di tonnellate di plastica nelle discariche”.

Come consumatori  possiamo smettere di consumare cose fatte e confezionate in plastica, ma i produttori devono affrontare il problema dall’ alto: è arrivato il momento.

Il che ci porta all’Adidas che ha presentato una nuova scarpa rivoluzionaria, la Futurecraft Loop, riciclabile al 100%.

L’Adidas non è estranea alle innovazioni nel campo della sostenibilità. Nel 2015, la società ha collaborato con Parley for the Oceans per creare scarpe le cui tomaie sono state realizzate interamente con filati e filamenti recuperati e riciclati da rifiuti di pla­ stica marini e reti illegali. Quest’anno produrrà 11 milioni di paia di queste scarpe attraverso l’intercettazione di rifiuti di plastica su spiagge, isole remote e comunità costiere.

All’evento di presentazione Future­ craft Loop a New York, lo scorso giugno, Eric Liedtke, membro del comitato esecutivo di Adidas e responsabile di Global Brands, ha dichiarato che un “esercito di innovatori” ha lavorato alla nuova scarpa per più di sei anni, raccontando tutti i passi della sfida.

Ciò che rende difficile il riciclaggio delle scarpe – e non solo – è che i vari materiali di un articolo devono essere separati prima del riciclaggio. In che modo Adidas ha risolto questo problema? Hanno capito come realizzare la scarpa con un singolo materiale:

100 % poliuretano termoplastico riutilizzabile (T PU)) e senza l’uso di adesivi o altri

prodotti chimici. Una volta che l’utente ha finito di utilizzare le scarpe, le restituisce ad Adidas, dove vengono lavate, macinate a pellet e fuse in materiale per componenti per un nuovo paio di scarpe, con zero rifiuti e niente scarti.

Futurecraft Loop è la nostra prima scarpa da corsa fatta per essere rifatta”, ha detto Liedtke. “È una dichiarazione del nostro intento di assumercI la responsabilità per l’intera vita del nostro prodotto; prova che possiamo costruire scarpe da corsa ad alte prestazioni che non devi gettare via”.

Liedtke afferma inoltre che l’ azienda punta   a   utilizzare   solo   poliesterericiclato in tutti i suoi prodotti entro il 2024.

“Prendere i rifiuti di plastica dal sistema è il primo passo, ma non possiamo fermarci qui”, ha detto Liedtke. “Cosa succede alle tue scarpe dopo che le hai indossate? Le butti via, ma il problema è che non c’è modo. Ci sono solo discariche e inceneritori e in definitiva un’atmosfera soffocata dal carbonio in eccesso o dagli oceani pieni di rifiuti di plastica. Il prossimo passo è terminare completamente il concetto di ” rifiuto”. Il nostro sogno è che tu possa continuare a indossare le stesse scarpe più e più volte”.

Per informazioni vedi www.adidas.it/futurecraft

Ridefinire il concetto di rifiuto sembra un’ottima cosa, soprattutto in un’Italia letteralmente soffocata dall’immondizia, riciclabile e no. Con l’enorme quantità di rifiuti che esiste oggi nel mondo, non ha senso usare materiale vergine e generare ulteriore estrazione di risorse.

In questo senso spostare la responsa­ bilità sui produttori pare saggio e giusto, nel senso che il consumatore, per definizione… consuma e nella maggior parte dei casi non ha tempo, voglia, cultura per porsi troppe domande né la possibilità di creare delle alternative.

E tra i produttori ancora novità sulle scarpe sportive riciclabili: le sneakers Rens sono fatte.. . con il caffè.

Con sede a Helsinki, in Finlandia, la Rens ha da poco lanciato la linea, dopo due anni di attenta progettazione. Le scarpe attirano l’attenzione per i materiali innovativi: caffè e plastica riciclata. Questi sono lavorati in modo tale da produrre una scarpa traspirante, impermeabile e sostenibile.

I fondi di caffè sono filati in un com­ posto che è a prova di odore, anti UVA, ad asciugamento veloce e antibatterico (puoi indossarle senza calze se lo desideri). Il composto è utilizza­ to nella soletta estraibile, nella fodera interna e nella tomaia in maglia, circa 300 grammi per scarpa, che equivale ai fondi utilizzati per 21 tazze di caffè. I fondi di caffè sono raccolti dai negozi di alimentari Seven Eleven. La plastica riciclata è utilizzata per realizzare una membrana impermeabile a tenuta stagna, ma traspirante, e un material e a maglia  leggero ed elastico, che offre un supporto reale. Ogni scarpa contiene l’equivalente di 6 bottiglie d’acqua in plastica.

Le Rens sono disponibili in 8 colori. Sono vegane, unisex, lava bili a mano e hanno una garanzia di 1 anno.

Puoi saperne di più su www.kickstar­ ter.com/projects.

Tratto dalla rivista Oshotime n. 261 – settembre 2019

Post Author: Giuseppe Crispo

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